venerdì 10 gennaio 2014





IL SOGNO SEGRETO DI LUCA 




E  continuate a svelarmi i vostri sogni, più o meno ad occhi aperti.
Quando inviate i  messaggi privati, raccontandomi i vostri più nascosti desideri, a volte mi  viene il sospetto  che dietro i cosiddetti sogni, si celino delle vere e proprie esperienze di vita vissuta.
D’altronde vi capisco: per voi sono sempre una sconosciuta valvola di sfogo e se mi aprite il vostro cuore, pur dipingendo i vostri racconti con l’aggiunta di qualche fantasia, che cosa importa?.
Tutto va bene, tutto fa bene all'amore, al rapporto di coppia, alla propria personalità e sessualità, alla sicurezza in se stessi:  Oltretutto diciamocelo francamente, a chi non  piace veder messo per iscritto il nostro vissuto?
Ecco qui di seguito il testo di un messaggio pervenutomi ieri sera: chiameremo Luca l’uomo che mi ha contattato raccontandomi  il suo sogno ad occhi aperti.
Cara Adriana, ciao, mi chiamo Luca, ho 38 anni e lavoro in un ufficio dove sono sempre a stretto contatto con tante belle ragazze. Oltretutto il mio DIRETTORE è una signora molto bella che non da confidenza a nessuno.
Arriva la mattina in ufficio e io inizio a pensare: dove avrà dormito? Con quale uomo o donna avrà diviso il letto?  Qualcuno avrà accarezzato quella pelle così delicata e massaggiato quel suo culo così sodo?
Come la vedo varcare la soglia, i miei pantaloni si gonfiano, (perdonami Adriana ma credo che tu abbia capito che cosa intendo). Per fortuna sono seduto e la parte inferiore del mio corpo è nascosta dalla scrivania.
Se poi, per caso incrocio il suo sguardo perché deve comunicarmi qualcosa, oppure mi nota sfilandomi davanti, sono capacissimo di non riuscire nemmeno a formulare un pensiero logico. E tu dirai cara Adriana:  “ma dai, Luca, dille qualcosa, invitala per un caffè. “E io ti risponderei che non è possibile! Altro che caffè, io butterei a terra tutto ciò che ho sulla scrivania, la prenderei e ce la sbatterei sopra.
Anche adesso mentre scrivo sudo freddo e vedo rosso solo  a pensarci. Lei sarebbe sotto di me ed io le farei sentire il mio alito caldo e voglioso. Lei mi guarderebbe negli occhi anche con un certo timore e a me piacerebbe ancora di più. Poi le prenderei le braccia e gliele imprigionerei con una mano in alto sopra la testa, e con l’altra le alzerei quella gonna così attillata, magari strappandogliela anche un po’.
Sono sicuro che sotto ha  il reggicalze nero e il perizoma piccolo piccolo: lo dico perché dopo tutte le radiografie che le ho fatto in questi mesi, credo che la sua gonna copra quello che immagino. Lei è lì indifferente a tutti noi, che non degna nessuno di uno sguardo e beve il caffè del distributore: io, con la biro in bocca, la osservo mentre con la fantasia è schiacciata dal peso del mio corpo.
Le mutande gliele ho già strappate, e le ho pure annusate: e che profumo di passera vogliosa!  Il profumo di quella donna farebbe arrapare anche un pinguino ibernato! Nel mio sogno la fisso diritto negli occhi e con la mano libera abbasso la cerniera dei miei jeans e libero la BESTIA.
Si, perché ora è così possente che sembra ruggire come una belva in gabbia che  vuole carne per i suoi denti. Rallento con la fantasia, mi tiro indietro, qualche volta immagino che lei si dimeni e urli, altre volte le allargo le gambe e lascio immaginare a te il seguito.
Altre volte invece lei urla così forte che io sono obbligato a ficcarle in bocca le sue mutandine intanto che la scopo, oppure lei cerca di liberarsi e io la prendo a sberle, non tanto forti però.
Ecco cara Adriana, adesso conosci una delle mie fantasie e ne ho anche altre. Ma ora devo proprio lasciarti.
Grazie di avermi ascoltato, spero che tu mi pubblichi.

Ed ecco pubblicato IL TUO SOGNO,  caro Luca. Ora tutti lo conosceranno e magari ti daranno dei consigli.
CHE COSA CONSIGLIATE A LUCA? 




sabato 28 dicembre 2013


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QUI SOTTO UN ESTRATTO DI "COME UN DESSERT"

Come su un altare, offro me stessa, mi apro ancora di più e protendo il mio corpo ricolmo di delizie verso quelle persone sconosciute. Sento il rumore di una cerniera che si apre, vedo un pene ritto far capolino dai pantaloni. 
Il suo padrone, scostando gentilmente la donna che mi stava baciando, alza leggermente il mio capo verso di se e forza le mie labbra socchiuse. 
Io lecco golosa il cioccolato che lo guarnisce, lui guida il mio capo e inizia a entrare e uscire da me sempre più in profondità finché lo sento pulsare sulla lingua.
A quel punto esce dalla mia bocca, appoggia la mia testa sul tavolo e cede il posto ad un'altra donna che mi vuole assaggiare. Lui mi gira attorno, mi scruta, mi saggia, riprende il bicchiere che aveva appoggiato lì vicino e si rimette a piluccare cibo dal mio corpo.
Il mio sguardo va verso il suo pene ancora turgido e lucido della mia saliva. 
Cerco di trattenermi ma non ci riesco, continuo a stringere i glutei fra di loro tentando di dar pace in qualche modo alla mia eccitazione ma essa cresce e un calore immenso mi avviluppa.
Non capita tutti i giorni di essere alla mercé, così, di tutti, frugata, leccata, baciata, strizzata, pizzicata. Lui ora si riavvicina: è strano vedere un uomo vestito completamente, col sesso eretto che spunta dalla patta dei pantaloni. 
Mi guardo fra le gambe: uva non ce n’è più.
Lui segue il mio sguardo, si riavvicina e, mentre affonda i suoi azzurri occhi nei miei, preme il suo sesso contro di me.
Socchiudo le palpebre, assaporo centimetro dopo centimetro quella dolce intrusione e con la mente seguo il percorso delle mani calde e delle bocche golose che  lambiscono il mio corpo. 
Ricolma di quella calda e turgida asta, nutrendo  quelle mani e quelle bocche vogliose, mi abbandono alle emozioni e alle sensazioni lussuriose che dolcemente si appropriano dei miei sensi e........... 



domenica 8 dicembre 2013










Un'altro piccolo assaggio del mio ebook, se non lo avete ancora acquistato:
                   
.............Ha un corpo statuario, è conscia della sua carica erotica e, non credo ai miei occhi, sta puntando le sue iridi azzurre verso di me. 
E proprio in quel momento, guardando nella profondità di quegli occhi che sembrano felici ma non lo sono, qualcosa si sgretola dentro di me. 
Un germoglio rigoglioso si radica nel mio essere e improvvisamente mi sento attratta e irrimediabilmente stregata da quella donna.
Non riesco a staccarle gli occhi di dosso, e lei continua a muoversi lentamente al ritmo della musica.
Accavalla le lunghe gambe strusciandole fra di loro, alza le braccia sopra la testa come se fosse legata al palo ed ora si accarezza vogliosamente il seno, si sfiora il ventre, giù, sempre più giù, mentre dischiude le labbra mimando un profondo sospiro di godimento.
Bella, sensuale e provocante, la ragazza mostra orgogliosa a tutti noi il suo corpo stupendo, lo offre con piacere e stilla erotismo da ogni centimetro della sua pelle fradicia di sudore.
Desidererei salire su quella pedana, iniziare a muovermi............






domenica 1 dicembre 2013



CONTINUANO AD ARRIVARMI MESSAGGI CON I VOSTRI SOGNI  PROIBITI


Questa volta chiameremo il nostro amico con un nome fittizio,       lo chiameremo Sergio.
Scrivo qui il testo del suo messaggio:
"Cara Adriana Riu, ho letto il tuo libro COME UN DESSERT e devo dire che ne hai di fantasia! Complimenti, sei brava!" E continua: "Però non volevo parlarti di questo ma di ciò che chiedevi in FACEBOOK, su quello che sognano gli uomini di voi donne quando pensiamo al sesso un po' particolare e che non succede mai.
A me per esempio piace pensare che vado in una palestra nello spogliatoio delle donne. 
Adesso te lo racconto: 
E' sera, quasi tutti se ne sono andati e le luci cominciano a spegnersi. Sto uscendo dallo spogliatoio degli uomini quando vedo la luce accesa in quello delle donne e la porta è un po' socchiusa.
Io mi avvicino piano piano e sento l'acqua della doccia che scorre. Allora apro piano piano la porta e vedo tutte le panchine e gli attaccapanni vuoti fuorché uno con appeso jeans, maglietta. Non c'è nessuno, chiudo la porta dietro di me e lentamente vado verso il rumore della doccia che scorre. Ci dev'essere una ragazza sola, penso, forse una ritardataria! Ancora pochi passi e la vedo, di spalle, sotto lo scroscio della doccia.
Bella, lucida di acqua e un po' di schiuma su quel corpo sodo e atletico. Sono lì a bocca aperta con i pantaloni che cominciano ad andarmi sempre più stretti vorrei scappare, ma proprio in quell'attimo lei si gira." 
E continua:
"Non credere Adriana, è un sogno! Magari fosse vero! Ero rimasto a quando lei si gira. Mi vede, io ho paura che lei urli, invece mi fa un sorriso grande e, tutta nuda e bagnata, mi fa cenno di andare sotto la doccia con lei. E io a quel punto, con la paura che possa arrivare qualcuno da un momento all'altro, mi strappo tutto di dosso e in due minuti sono avvinghiato a lei che naturalmente ci sta e fa tutto quello che voglio io. Cara Adriana, io questo sogno lo faccio tante volte la sera e quando vado in palestra e incontro le ragazze che entrano nello spogliatoio, penso: potrebbe essere quella biondina, o quella che mi sta passando vicino. Le guardo tutte e anche loro mi guardano senza sapere che cosa ho in mente io. Se lo sapessero mi tirerebbero dietro il borsone"  E continua: "Adriana scrivilo  sul tuo blog, così lo leggono tutti e grazie.
Ciao Sergio"







giovedì 21 novembre 2013

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UN ALTRO ASSAGGIO DEL MIO EBOOK?

Un uomo di circa quarant’anni viene verso di me: ha un bicchiere nella mano sinistra, e con le dita dell’altra mano ne accarezza lo stelo mentre i suoi occhi curiosi percorrono per intero la mia figura. Un leggero brivido serpeggia lungo tutto il mio corpo. 
Trattengo il respiro, ora è al mio fianco, non smette di scrutarmi tutta, mi guarda quasi dentro e intanto poggia la mano destra sull’interno della mia coscia. 
Risale prepotente verso il mio inguine, e mentre lentamente sorseggia il liquido ambrato dal suo bicchiere, strizza prepotente le labbra del mio sesso fra il pollice e l’indice e mi guarda negli occhi.
Inconsciamente tendo i muscoli del ventre per il dolore ma non un solo gemito sfugge dalle mie labbra. 
Sostengo imperterrita il suo sguardo, sento il sudore imperlarmi il labbro superiore ma non voglio cedere, non voglio abbassare gli occhi per prima, sono troppo orgogliosa per farlo.
Intanto lui ha mollato la presa, infila la mano nei miei slip, prende lentamente un chicco di uva e dopo averlo strusciato per un po’ sul mio ventre se lo porta alla bocca e lo addenta piano.
Non vorrei staccare i miei occhi dai suoi, ma non ce la faccio più, sono troppo eccitata, guardo il rigonfiamento dei suoi pantaloni e la mia salivazione aumenta automaticamente.
La mia bocca è all’altezza del suo inguine, ne sento quasi il calore mentre  lui, col dito medio disegna dei cerchi sempre più larghi intorno al mio ombelico. Ha le dita imbrattate di me, del mio sudore, del miele che guarnisce la mia pelle.
Io lo guardo e vorrei leccargliele, lui mi guarda e le lecca, poi le infila nel mio slip, e fruga, fruga e tasta. Non posso chiudere le gambe perché ho le caviglie legate. Le mie ancelle sono tornate, sono sui gradini lì vicine e osservano divertite la scena. 
Laura non c’è, Paolo men che meno, e io vorrei fuggire ma non posso. L’uomo ha tolto le mani dal mio sesso e mangia da me appoggiando direttamente la sua bocca al mio corpo.
Ora, anche una donna si avvicina, mi guarda, si china e appoggia le sue calde labbra sulla mia bocca. 
Mi respira, mi bacia, prova a forzare la mia bocca con la lingua e improvvisamente mi vengono in mente le parole di Laura: “Ascolta i segnali del tuo corpo e accogli con gioia tutto il godimento che ne verrà da questa esperienza!
Rincorro con la mente il ricordo delle sue parole e lentamente mi abbandono ai miei sensi, ascolto il mio corpo e ne assecondo le sensazioni. 
Non sono più tesa come una corda di violino, mi sciolgo a quelle mani, a quelle bocche, a quelle persone così assetate e affamate di me.
Come su un altare, offro me stessa, mi apro ancora di più e................


da "COME UN DESSERT" di Adriana Riu ©



sabato 16 novembre 2013

CLICCA QUI E QUALCHE FANTASIA EROTICA LA TROVI
CLICCA QUI E QUALCHE FANTASIA EROTICA LA TROVI!





E CHI DI VOI NON HA MAI IMMAGINATO, SOGNATO, SPERATO DI FARE SESSO CON 

UNO SCONOSCIUTO,  O UNA SCONOSCIUTA?

Qui nel blog nessuno commenta niente e tutti e tutte, zitti e zitte guardano, votano il mio blog, ma non si azzardano a lasciare qualche cosa di scritto: 
Forse temono di mettere in piazza gli affari loro. Ecco perché, in FACEBOOK, nelle mie pagine (https://www.facebook.com/adriana.riu.1 e https://www.facebook.com/Adana.Von.Riu)
mi inviate messaggi  privati e mi raccontate le vostre fantasie o le vostre esperienze. Grazie della fiducia che mi dimostrate! 


ECCONE UNA FRESCA FRESCA RACCONTATA DA UNA RAGAZZA.

"Durante le mie passeggiate pomeridiane, mi piacerebbe fare sesso con uno sconosciuto incontrato così per caso. E mentre cammino, ci penso spesso e volentieri. 
Immagino la scena più e più volte.
Ci notiamo da lontano perché lui sta camminando verso di me e non mi stacca gli occhi di dosso. Quando siamo uno di fronte all'altra, ci parliamo solo con lo sguardo e capiamo al volo che cosa vogliamo. 
FARE SESSO 
senza esserci mai incontrati e senza conoscere nemmeno il nostro rispettivo nome. 
A questo punto, sempre nel sogno, lui mi affianca e camminiamo vicini l'un l'altro.
Attenti che nessuno lo noti, iniziamo a fiutarci, a toccarci ed eccitarci mentre lui si guarda attorno alla ricerca di un androne, di un portone aperto, di un ponticello sotto cui nasconderci. 
E sono io che gli indico, laggiù, quel fienile abbandonato dove potremmo stare in pace per tutto il tempo che vogliamo.

E qui, titubante, la mia amica in Facebook che si racconta nei messaggi, non riesce a continuare, si vergogna. 
Certo, il "bonismo", la "bigottaggine", il luogo comune che certi desideri debbano essere solo maschili, la paura del giudizio........Nonostante siamo quasi nel 2014 e non più nel Medioevo, non è facile parlarne, anche se si tratta solo di fantasie!

"E  - continua la ragazza - non ti dico quello che succede nella mia testa quando poi passo davanti al famoso fienile che esiste veramente! 
Qualche volta mi piacerebbe entrarci e attizzare ancor di più il mio sogno, o desiderio inconscio, chiamalo come ti pare."
Le chiedo:
"Perché ti piacerebbe avere un'esperienza così?"
Mi risponde immediatamente: 
"Perché se incontrassi uno qualsiasi che non conosce neppure il mio nome, non avrei remore e impedimenti psicologici, mi lascerei andare senza timore che lui mi consideri una puttana, perché mi piacerebbe farlo libera, un po'.......come si può dire, come me stessa,  quella vera!  
Che noia! Sempre attenta, brava, in ordine, compìta, educata, solita, almeno una volta mi piacerebbe provare, a NON essere come mi vogliono tutti quelli che conosco, compreso il mio compagno attuale."

Voi che cosa ne pensate? Scrivetelo qui o dove volete!
La forma, è sempre ANONIMA! 




venerdì 15 novembre 2013

ADRIANA RIU: da "Come un Dessert" di Adriana Riu


ADRIANA RIU: da "Come un Dessert" di Adriana Riu: Un estratto: La bionda ragazza è adagiata sulle cosce del suo compagno inginocchiato dietro di lei. Sotto i loro corpi, una distesa d...